La resistenza che pongo al mattino ad alzarmi è del tutto analoga a quella che metto in serbo per raggiungere la branda la sera; a volte è l'ultima sigaretta a trattenermi , mentre le altre, di volte, aspetto che il desiderio dell'ultima sigaretta nasca, cresca, maturi e si radichi in me.. D'altronde, l'ultima sigaretta è meglio del sesso, io ne avrò fumato un migliaio..Ti ti ti,Ti ti ti, Tititi, Tititi e una parola, 'Fuck' che invade la mente, mentre il chiarore del nuovo giorno invade la stanza.. 'Fuck!'.
A differenza degli altri mammiferi, come i bradipi non sono capace di mantenere la temperatura corporea costante, meglio rimanere al sicuro delle coperte; vorrei vivere per tutta la vita su un unico albero, sono le femmine che si muovono di albero in albero.."Fuck!"
Passo da clown, muovendomi a tentoni ricerco il senso di ciò che mi attornia, reggendomi sui calli infreddoliti distinguo ormai la realtà dal sogno.. E' l'alba di un nuovo giorno, un giorno come tanti altri, fatto e strafatto da una miriade di impegni incartati da altrettanti pensieri; quanto avevo lasciato prima di abbandonare il mio corpo al riposo c'è ancora, ciò che mi mancava, manca ancora..
Pochi passi, raggiungo per ora la sedia, accendo una sigaretta, riprendo a intossicare il mio corpo.. Adesso si.. E' tutto così come lo avevo lasciato.. Sono Stanco.
La mia mente è chiusa, i miei occhi distratti, con poco tempo da dedicarmi inevitabilmente diventa poco il tempo da dedicare agli altri, corro, rallento poi con le mani ai fianchi boccheggio, non ho tempo, e la sera come al mattino sono stanco.. Sono stanco di questa vita dai ritmi forsennati, di sentire che siamo sempre più poveri e che solo lavorando di più potremo stare meglio, come se otto ore ogni ventiquattro, quando va bene, di lavoro non bastassero, di ascoltare chi è sfruttato e invidiare chi, per lo più approfittando di questo sistema malato, vive nello lusso..
Sono stanco di constatare che solo circa il 10% della popolazione del mondo possiede molto più della metà (circa l'85%) di tutta la ricchezza mondiale, e che la metà di mondo, quella povera, deve spartirsi l'1% delle ricchezze..
E' stato sempre così, ci sono i poveri e ci sono i ricchi, e poi ci siamo noi, che si, tiriamo avanti, aspettiamo la fine del mese, ci prendiamo qualche piacere, di tanto in tanto qualche distrazione, ma che siamo sempre lì a contare il denaro in tasca, quel denaro che pare non basti mai..
Ci siamo noi che come muli, LAVORIAMO!
E' stato sempre così.. Ma il lavoro dovrebbe nobilitare l'uomo..
Dovremmo lavorare per vivere, non per morire.
0 commenti:
Posta un commento