k @Writer: Slb

Varvara Aleksèevna mia impareggiabile!

Ieri sono stato felice, felicissimo, arcifelice! Una volta almeno, caparbietta che siete, mi avete dato retta. Verso le otto di sera, mi sveglio (voi già sapete, cara, che dopo l'ufficio mi piace schiacciare un pisolino), prendo la bugia, preparo i miei fogliacci, tempero la penna, e così a caso alzo gli occhi... parola d'ordine, il cuore mi dà un tuffo!
Come avete imbroccato il mio desiderio, il desiderio di questo mio cuoricino! Vedo alla vostra finestra una cocca della tendina ripiegata e appuntata al vaso di gelsomini, proprio come io una volta vi accennai; e mi sembrò anche, così tra la luce e ombra, di veder balenare il vostro visino, e che voi guardaste dalla mia parte, e che pensaste a me. E che dispetto, che quel visino aggraziato non mi riuscisse di distinguerlo a dovere!
Una volta, ve lo garantisco io, mia buona amica, non mi faceva difetto la vista. Brutta bestia la vecchiaia! Adesso vedo tutto in nebbia. Basta un po' lavorare di sera, scribacchiare due righe, ed eccoti la mattina con gli occhi rossi e lacrimosi, che è una vergogna mostrarti alla gente. Eppure, se sapeste come nella fantasia mi brillava il vostro bel visino, angioletta mia, il vostro sorriso così buono e dolce; e io mi sentivo dentro un non so che, come quella volta.. vi ricordate Vàren'ka?... quella volta che vi baciai.
Mi sembrò allora che un vostro ditino mi minacciasse.. Non è così, birichina?... Non vi scordate, badiamo, di descrivere tutto questo nella vostra lettera.
                                                                                                                                        Dostoevshil – Povera gente


Con "Così tutto fu bene ciò che finì e basta." finì, trascorsi alcuni mesi da quando lo ricevetti in dono, di leggerlo. Era un libro di piccole dimensioni, dalla copertina colorata, da duecentottantatre pagine inclusa la pagina bianca iniziale, ma esclusi indice e l'altra pagina bianca finale. Era un testo scritto con maestria, ironico, e che sovente spingeva al sorriso.. E L'ho finito!

Con "Ieri sono stato felice,felicissimo,arcifelice!" iniziai, non molti giorni orsono, a leggerlo. E' un libro di medie dimensioni, con pagine color canarino, dal valore di tre mila lire così come a stampatello è riportato in alto sulla copertina; è 'Povera Gente', ed è la prima pagina quanto avete potuto leggere.. Lo comprai con una centinaia di centesimi di euro diversi mese addietro, in una bancarella dimenticata, con il desiderio di leggerlo..
Penso che lo finirò, e ne farò un promemoria, per tutte quelle volte che sarò tentato ad abbandonare quanto con entusiasmo avevo iniziato.. E magari anche io ti scriverò una lettera.. Varvara Aleksèevna.

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